mercoledì 25 luglio 2012

Come la pizza fatta in casa.


Metti una famiglia e qualche amico che ti invita a cena. Metti un tavolo lungo, tovaglia verde. La luce delle candele. Un pò ovunque. Poi unisci il profumo della pizza in forno, la pasta che è rimasta a lievitare tutto il pomeriggio sotto un canovaccio. La passata fesca, fatta con i pomodori dell'orto. E perchè no, anche il basilico del balcone. Una spruzzata di origano e risate. Concludi il tutto con una crostata di albicocche colte pochi giorni fa e foto di vacanze appena scappate. Le serate più belle sono semplici e genuine. Come la pizza fatta in casa.



lunedì 23 luglio 2012

Murcarolo bay e tanto blu!

Sarà che esci dall'autostrada e ti trovi immerso nelle casette colorate che sanno di frutta fresca e focaccia appena sfornata. Sarà che scendi trenta scalini ritagliati nella pietra e ti trovi immersa in tutto quel blu. Sarà che non ti sembra neanche di essere al mare, ma in un magazzino pittoresco. All'aperto. Una pila di tavole da surf. Ciottoli levigati dal mare. Asciugamani stinti e infradito alla deriva. Sarà che certi posti se li vivi con le persone che hai nel cuore hanno subito un sapore genuino, che sa di casa. Ma Murcarolo Bay, nella perla ligure di Quinto al mare è un piccolo paradiso che ti invita a sognare. Il suo nome è dovuto alla posizione che occupava sulla Via Aurelia Antica e si dice che Cristoforo Colombo sia nato proprio in uno dei suoi piccoli quartieri. Che abbia corso tra i viottoli tortuosi, giocato a nascondino nel porticciolo, mangiato pesce fresco alla luce delle candele. Con un piccolo pezzo di paradiso nel cuore auguro a tutti voi una splendida settimana. Che sappia di una passeggiata tra i pini marittimi, di brezza leggera, di un'esplosione di lentiggini.







Foto personali

sabato 21 luglio 2012

Quasi vacanze.

Luglio afoso, Luglio caldo come non mai. Overbooking di pensieri, progetti, idee. Portfolioconcorsolavoroeancoralavoro. Montagne da stirare che mi guardano minacciose. Una corsetta furtiva tra i saldi. Acquafit e addominali per recuperare un pò di forma. Overbooking fisico. Avere 23 anni e sentirsene addosso dieci in più. Mi addormento sul pc, mezza tastiera stampata sulla fronte. Qui c'è bisogno di una vacanza. Tra una passata di smalto corallo che mi piace tanto e una doccia gelata tonificante passa un pensiero. Che sa di un anno frenetico, intenso, denso come le prime cioccolate davanti al camino. Un anno di prove, di ostacoli. Che quando passa ti guardi allo specchio un pò impaurita e finisci per stringerti la mano da sola. Ce l'ho fatta. Un anno di corse e tuffi al cuore, dal trampolino. Di segni, di sogni. C'è bisogno di mare, di sole bollente, di vento tra capelli che quasi non si ricordano più cosa siano spazzola e phon. Ciuffetti ribelli che giocano con l'aria. Le dita nella sabbia, piccole gocce colorate in tutto quell'oro. Il profumo della crema, il calore di quelle mani ritrovate che ti proteggono. Non solo dai raggi. Volare sulla moto, fare foto pazze ad ogni scorcio, le tappe segnate sulla cartina e quelle ancora da scoprire. I nuraghi sullo sfondo, i ristorantini dispersi come lanterne volanti nella notte. Cappello di paglia e abitone che permiagrandefortuna va tanto di moda. Immensa voglia di far partire questa estate 2012. E voi, avete già staccato la spina?







sabato 14 luglio 2012

Datemi un pennello!

E non solo. Una maglietta, una federa, un lenzuolo. Colori da tessuto, colle e brillantini. Pasta polimerica e catene. Legno e chiodi, qualche ahia di troppo. Datemi un'idea o seguite la mia. Sono pochi gli ingredienti di questa ricetta, persino i disastriaifornelli come me possono farcela. E realizzare un piccolo desiderio, fare un regalo diverso. Più personale, più di cuore. Ecco. Questo è l'ingrediente segreto di tutti i miei lavori.

Questo è quello che mi sento di consigliarvi: metteteci cuore. Negli sbagli, nei sorrisi, nelle parole. In tutto quello che fate, metteteci il cuore. E vedrete che manicaretto potrà essere ogni giorno della vostra vita.

Dettagli delle mie Tshirt dipinte a mano.
Dettagli delle mie Tshirt dipinte a mano.
Un saltino sulla mia pagina fb per scoprire il mondo Tittadesign :)

lunedì 9 luglio 2012

Nemo insegna, ciao bello!


Dieci anni fa due monetine con tanto di guscio, zampette e fame di gamberetti e lattuga entravano timide timide in famiglia. Quattro occhietti curiosi e nasini con la bollicina che hanno fatto sentire due ragazzine più indipendenti, un pò più ricche dentro. Letargo sott'acqua, corse sfrenate in corridoio per raggiungere la porta, cappellini di polvere sotto il lettone. Splash, un altro tuffo. Dieci anni di amicizia silenziosa. E da oggi la libertà. Che buffo, nonostante sappia benissimo che quello è il posto migliore in cui vivere non posso fare a meno di sentirne già la mancanza. I colpetti sul vetro, il coperchio per terra tanta era la fame, le pietre bianche su cui riposare. Mi viene da pensare quanto sia difficile lasciare andare qualcuno. Un genitore il primo giorno di scuola, una ragazza innamorata, un'amica che decide di non sperarci più. Eppure, per chi sta dall'altra parte, la sensazione di paura e subito dopo di euforia è immensa. Superare i confini. Tuffarsi a bomba nel laghetto al tramonto, nella vita che aspetta paziente. Il sentirsi liberi. Non dai legami, semplicemente liberi. Liberi dalle convenzioni, dalle abitudini, da quello che potrebbero pensare gli altri. Libera di tirare fuori la lingua quando nevica per tornare bambina. Libera di passare le serate abbracciata a qualcuno invece di sballarmi in discoteca. Libera di mettere il tacco 12 pur sapendo di superare tutti. Libera di lanciare la bici per terra e correre in un campo. Libera di dire quello che penso, libera di sbagliare. La sensazione di vivere e non esistere semplicemente, di arrivare alla fine di ogni giorno e sorridere nonostante tutto. Mi mancherà la vostra presenza, Geo e Gea, ma ognuno di noi dovrebbe annusare l'aria, prendere la rincorsa e..iniziare.



venerdì 6 luglio 2012

Portfolio. Di vita.

I documenti che devono essere consegnati sono i seguenti:
- Modulo firmato di richiesta di ammissione.
- Lettera motivazionale.
- Curriculum, 1 copia.
- Portfolio progetti (massimo in formato A4).

- Autocertif..

Stop. Un attimo. Un piccola rughetta sulla fronte. Occhi sullo schermo, ma che guardano una gradinata di legno lontana. Come faccio a mettere tre anni di vita su un pezzo di carta? Formato A4 pure. Ok, mi è chiaro che si parla di progetti fatti. Valutati, arrotolati in fondo all'armadio o in qualche cartella sul desktop. Basta un semplice smembramento di tavole. Fogli di carta, scritte e colori. 9 euro l'una, quando andava bene. Tavole che sanno di notti afose passate a salvare un file sempre troppo pesante. Di giorni infiniti con la neve, il vento, la pioggia, il sole e la piscina di schiamazzi proprio lì vicino. Di revisioni antipatiche, per fortuna alcune un po' meno. Alcune addirittura belle, capaci di gonfiarti il cuore come un palloncino. Di agitazione. Di proviamo a cambiare il render. Di daimuovitiamandarmilapiantainCad. Di sbuffi, anche sul telefono. Ffffffffffff. Di lacrima. Di soddisfazione. Di stringimi la mano e dammi un bel cinque. Dei nostri nomi appesi in bella vista su un muro. E di skype, il volume è troppo alto. Di feste per motivi assurdi, basta festeggiarne uno in meno. Di dieci euro sul tavolo per lo spritz meritato. Di hakunamatata. Di pasta al tonno di prima mattina, di ginlemon della notte prima. Di musica. Di fotoricordo. Di amori provati, scappati, tentati, riusciti. Di famiglia perchè non tutti i legami veri devono essere per forza di sangue. Di Amici. Un portfolio che contenga tutto questo. Come lo costruisco? E mentre penso a mille possibili soluzioni, scrivo, ricordo, sorrido, so già dove trovare la risposta..





giovedì 5 luglio 2012

BicicletTIAMO!


Le abbiamo tirate fuori già da un pò. Piccoli cavalli colorati a due ruote che ci aiutano a scorrazzare al lavoro, in stazione, per la città. Per le stradine afose di campagna. Papaveri coraggiosi e immensi campi di grano. Aria tra i capelli e quel senso di assoluta libertà stampato sul viso. A volte sembra di poter volare. Quel senso che perdiamo ogni giorno. Sempre un po' di più. Devo studiare. Devo portare a termine questo lavoro. Devo sostenere qualcuno. Devo essere giusta, legale, razionale. Devo essere perfetta in tutto quello che faccio. Perchè me l'hanno insegnato ancora prima che dicessi Uèèè. Ci ammazziamo di stress, cosa che i nostri avi non conoscevano. Eppure faticavano nei campi, molto più di quanto potremmo immaginare oggi. Corriamo, corriamo. Passiamo la nostra vita a correre. Colazione veloce, lavoro, pranzo veloce, lavoro, cena veloce, buonanotte. Continuare a correre. Ma in realtà non facciamo un passo in avanti, fermi nel modello che ci siamo costruiti. O che qualcuno ha costruito per noi. Burattini parlanti che danno più importanza ad uno stato di Facebook che a uno sguardo reale. Al cuore che batte. Marionette in bianco e nero che hanno perso la voglia di provare, di buttarsi. Di impugnare il manubrio col campanellino e le bandierine sorridenti. La paura di cadere, ma provarci lo stesso. Inevitabilmente farlo alla prima curva. Una lacrima di delusione e via, spolveriamo questi graffi e risaliamo in sella. Col sorriso. Oggi vi parlo di biciclette, ma voglio dire molto altro. Se non l'avete ancora fatto tirate fuori la vostra. Che fa tanto bene all'ambiente. E alle nostre gambe. Ma soprattutto, soprattutto fa tanto bene al nostro cuore dimenticato in ufficio.





mercoledì 4 luglio 2012

Lime or RedApple taste?

 No, non si sta parlando di gelati. E nemmeno di freschi drinks da assaporare sotto l'ombrellone o sul terrazzo baciato dalla luna. Qui in ballo c'è ben altro: un arioso appartamento in zona milanese pronto per una pioggia di colore. Pavimento in legno, chiarissimo. Anzi, quasi bianco. Pareti candide che lo abbracciano con delicatezza e ti fanno pensare "wow" se ti ci ritrovi in mezzo in una mattina d'estate tanto risplendono. Poi, come un sorriso che esplode all'improvviso. Colore. Una macchia di colore negli sfondati del livingroom. In camera da letto. In cucina. Sul soffitto. Una pennellata di allegria, personalità. Una libreria rampicante che si appoggia sull'intonaco fresco. Verde lime. Come il mojito, lo smaltochevadimoda, la Vespa dello zio. Bruum.

Modello di studio 3d del progetto in corso. PosT-itta.

No, un attimo. Anche un bel rosso mela, come quello di Biancaneve. Un rossetto Chanel, le rose dell'anniversario, una parete di graffiti sgangherati, di dediche improvvisate.

Modello di studio 3d del progetto in corso. PosT-itta.

Lotta di colori. E siamo appena all'inizio del progetto. Schizzi, prove, modelli tridimensionali affollano la mia scrivania e cercano di aggiudicarsi la vittoria. Voi cosa ne dite? Meglio strizzare un occhio alla natura o cadere in tentazione e mordere quella mela rossa?

lunedì 2 luglio 2012

Grandpa, grandma et un nouveau dèpart.

Sono solo pochi giorni che te ne sei andato. Una nuova buffa nuvoletta rosa che viene a salutarci ad ogni tramonto. Come una piuma nell'aria mi cade sulla pelle la richiesta di far rifiorire la Tua casa. Spostiamo un pò qui, togliamo un pò là. Per far star meglio chi resta, dicono. Per portare un pò di colore tra quelle mura. Chiudo gli occhi, ci devo pensare un attimo. Penso alla casona con le scale di pietra che hanno visto piccole piratesse crescere. I gerani rossi e rosa alle finestre, il cancello verde con la cassetta della posta argentata, la ghiaia che ci ha sbucciato tante volte le ginocchia. Penso al tavolo pesante, di legno, intagliato di vita. Alla stufa titubante ogni Novembre, alle sedie traballanti con la pelle consumata di abbracci, latteecaffè, tombole a Natale. Al roseto e al fico immenso, la casa dei pennelli e delle latte. Ai pomodori e alle zucche che non si trasformavano mai in carrozza come ci promettevi, alle ortensie colorate che facevi crescere e poi regalavi. Il piccolo gnomo che mi guarda male ancora oggi. Le corse sull'autocarro mentre ti gridavamo ridendo "Più forte nonno, più forte!". Una lacrima scende, non ci sei più. Forse sì, forse è giusto portare un pò di luce in quelle stanze piene zeppe di ricordi. Una tovaglia colorata, nuove foto alle pareti, un mazzo di tulipani freschi. Forse quello che sogno di diventare un giorno deve iniziare con rabbia e sofferenza. Con la voglia di far star bene chi amo, chi mi ha amata ancora prima di avermi tra le braccia. Di girare tra il salone e la stanza da letto con il pavimento nero e panna, appoggiandosi ai muri, ringraziando per l'avventura più bella vissuta insieme. Forse questo sarà uno dei miei progetti più belli. Forse. Tra un po'.



domenica 1 luglio 2012

Pronti, partenza,via.


Quando c'è una meta, anche il deserto diventa strada. Quando c'è un'idea, un progetto, un pezzo di carta e una matita. Quando c'è passione, e voglia di realizzare i propri progetti. Tanta voglia. Quando si crede, si fa. Quando si crea. Una valanga di post-it per far posto a tutti quei progetti che fanno fatica a stare su una sola scrivania.